Giardia ricorrente: che fare?

Giardia ricorrente: che fare?

Ci capita sempre più spesso di fare diagnosi di Giardia nelle feci di cani e gatti, ma soprattutto molti colleghi ci chiedono aiuto per frequenti casi di infezione ricorrente.

Chiariamo subito che quasi tutti gli autori sono concordi nel credere che non si tratti di resistenza ai farmaci, ma ad un fenomeno di continua reinfezione dall’ambiente, visto che Giardia non induce una immunità permanente.

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Nella tabella sottostante ho cercato di sintetizzare i principi attivi utilizzabili nel cane e nel gatto, con fenbendazolo e metronidazolo ritenuti i farmaci di elezione (ma alcuni nuovi stanno emergendo).

terapia-giardia-cane-gatto

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Ma allora cosa fare in caso di Giardia ricorrente? In sintesi questo è un decalogo di trattamento tenendo conto di tutti i suggerimenti che ho trovato in letteratura (e anche dai colleghi):

  • tratta solo animali con sintomatologia, a meno che lo scopo del trattamento non sia quello di diminuire la contaminazione ambientale;
  • associa all’inizio e alla fine del trattamento il bagno (del cane…) con shampoo contenenti chlorhexidina;
  • togli l’animale dall’ambiente infetto, sempre che sia possibile (tenerlo in casa se di solito sta in giardino, cambiare parco ecc.);
  • asporta le feci dai giardini il prima possibile (le cisti di Giardia sono già infettanti nelle feci appena emesse);
  • usa la museruola se il cane ha l’abitudine di mangiare le feci di altri animali o le proprie;
  • riequilibra la flora intestinale con fibra + probiotici (i probiotici da soli hanno meno effetto);
  • ricerca ed elimina le concause (batteri, virus, stress, stati di immunodepressione…), Giardia è un agente opportunista;
  • nei canili ed allevamenti procedi ad una disinfezione ambientale con disinfettanti a base di 4-chloro-M-cresolo. Le alte temperature sono sempre efficaci, ma se usi vapore o acqua calda ricorda che l’ambiente umido residuo è per Giardia il paradiso.

Infine mi preme ricordare che le specie del cane e del gatto nella stragrande maggioranza dei casi non sono agenti zoonotici (G.canis, ex genotipo C/D e G.felis, ex genotipo F) e quindi i casi di infezione ricorrente possono essere trattati in tranquillità anche in presenza di bambini.

Gioia Capelli

Gioia Capelli è Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) dal 14 ottobre 2020. Si è laureata in medicina veterinaria nel 1986 a Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in parassitologia e malattie parassitarie nel 1989. Dal 1991 al 1994 è stata veterinario presso IZSVe, dove ha istituito il Laboratorio di parassitologia; nel 1994 è passata alla Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Padova, prima come ricercatore e poi come professore associato fino al 2004. Nel 2004 è tornata all’IZSVe come dirigente veterinario, dove nel 2016 è stata nominata direttore del Centro di referenza nazionale/centro di collaborazione OIE per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale. I suoi interessi di ricerca riguardano l’epidemiologia delle malattie parassitarie e delle malattie trasmesse da vettori, in particolare quelle zoonotiche ed emergenti; l’ecologia dei vettori e la sorveglianza delle malattie trasmesse da zecche (Anaplasma, borreliosi di Lyme, TBE virus, Rickettsie), pulci (Rickettsia felis), culicidi (West Nile virus e altri Flaviviridae, filarie) e flebotomi (Leishmania). È autrice di oltre 180 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

21 commenti

  1. Massimo Bertoli

    Buongiorno Dr.ssa Capelli,

    Come forse è a conoscenza, mi occupo della distribuzione di test diagnostici sia per piccoli che per grandi animali. Ultimamente mi è capitato di commercializzare due test rapidi immunocromatografici per la Giardia. Uno andava alla ricerca della Alfa-1-Giardin (proteina escreta da Giardia) l’altro ricercava la GSA (Giardia Stool Antigen) 65kDa Protein contenuta nelle cisti e nei trofozoiti. Lei mi sa spiegare la differenza tra i due test e se a Sua conoscenza Vi è differenza di sensibilità e specificità? Chiaramente tutte e due le Case produttrici dichiarano una sensibilità e una specificità pari al 99% . Grazie ed in attesa di una Sua risposta, voglia gradire cordiali saluti.
    Massimo Bertoli

    • Buongiorno Dr. Bertoli,

      certo che sono a conoscenza delle sue attività. Non so dirle in questo momento la differenza fra i due antigeni, dovrei fare un’attenta ricerca bibliografica. Ma se posso darle un consiglio, provi a vedere nella documentazione dei kit se ci sono dei lavori scientifici a supporto delle sensibilità e specificità dichiarate. Dall’esame degli studi effettuati potremmo capire quanto i risultati sono attendibili.

      Se li trova perché non me li manda per mail (gcapelli@izsvenezie.it)? Cosi vediamo. Cari saluti

  2. Alexei Pucciarelli

    Buongiorno , quali sono i prodotti in commercio che contengono 4-chloro eM-cresolo? Tenendo conto che io a terra nei box ho la ghiaia e quindi non una superficie da risciacquo. Aspetto una vostra email. Grazie

    • Redazione IZSVe Pets

      Salve,

      per quanto riguarda i disinfettanti a base di 4-chloro-M-cresolo, quelli indicati nell’articolo sono i principi attivi. Non è compito di un ente scientifico come l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie segnalare prodotti commerciali specifici. Per questo, meglio rivolgersi al proprio farmacista o veterinario di fiducia.

      Ricordiamo che, come spiegato nella nostra policy editoriale (https://www.izsvepets.it/policy), IZSVe Pets è un portale rivolto ai medici veterinari professionisti che pubblica contenuti e ospita discussioni di carattere scientifico e clinico nell’ambito della veterinaria degli animali da compagnia. Per informazioni e consigli sulla cura degli animali domestici, consigliamo sempre di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

  3. Buon giorno dr.ssa Capelli, sono Nicola Galli un medico veterinario di Milano. Ho letto il suo interessantissimo articolo sulla giardia nel cane e nel gatto. La mia domanda è cosa fare quando ho gatti che risultano ancora positivi a giardia anche se già trattati. Vorrei precisare che ,nel caso specifico, si tratta di un gatto che viene da un allevamento dove è risultato positivo a giardia, ha iniziato la trapia in allevamento ma l’ultima pastiglia di fenbendazolo gli è stata somministrata dal proprietario. Io ho ripetuto il test una ventina di giorni dopo. Dubito che si possa essere reinfestato nell’ambiete. Comunque in questo momento il gatto non manifesta sintomi. Lo devo ritrattare? Quando è il periodo migliore per rifare il conntrollo antigenico delle feci? La ringrazio fin da ora per la sua disponibilità , cordiali saluti, dr. Nicola Galli.

    • Gentile Nicola,

      ormai i protozoi rappresentano la prima causa di endoparassitosi nei piccoli animali, almeno nei paesi cosiddetti industrializzati. Giardia in particolare è ormai onnipresente negli animali che vivono insieme, come allevamenti e gattili, ma anche nei cani e gatti di proprietà sani (http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/24793744 ). Tendiamo spesso a dimenticare che Giardia è un agente prevalentemente opportunista e che quindi la diagnosi e la terapia non possono essere rivolti solo alla Giardia, ma anche a tutte le altre condizioni intestinali di disequilibrio (infezioni batteriche, virali, malassorbimento ecc.)

      Nel suo caso specifico, se il gatto è asintomatico non procederei al trattamento, ma farei un controllo Giardia quantitativo (ad esempio con test di immunofluorescenza con conta delle cisti). Non posso darle un numero preciso di cisti di Giardia che discrimini fra trattamento e non, ma se il numero di cisti è limitato (inferiore a qualche migliaio) lascerei in pace il gatto e curerei invece l’igiene dell’ambiente in modo da limitare la reinfezione. Se invece il numero di cisti è elevato (abbiamo spesso animali con più di 50000 cisti per grammo di feci) allora vale la pena considerare il trattamento, perché il rischio di reinfezione diventa troppo alto. Dopo il trattamento è sufficiente aspettare una settimana per procedere al controllo.

      Se l’infezione persiste, le consiglio di considerare eventuali concause, procedendo ad es. ad esame batteriologico (con antibiogramma), e magari in caso di terapia di associare a fenbendazolo anche metronidazolo (50 mg/kg PO q12h alternati a 25 mg/kg PO q12h) per 5 giorni.

      Cari saluti

  4. Flavia Gargiulo

    Buongiorno dr.ssa Capelli
    ho due gatti uno circa 5 kg e l’altro di circa 3,5 kg con diarrea il grande da parecchio il piccolo almeno 20 giorni fatti vari esami feci sempre negativi e varie altre indagini tutte negative alla fine il risultato in PCR Ha dato Giardia
    che fare stomorgyl 10 mezza compressa unica somministrazione
    mi darebbe solo metà della dose di metronidazolo….oppure flagyl col dosaggio consigliato di 25 mg/kg diviso in due somministrazioni al giorno?
    Grazie per l’attenzione.

    • Gioia Capelli

      Gentile Flavia,
      prima di procedere alla terapia proverei a quantificare la presenza di Giardia, ad esempio con test di immuno-fluoresenza con conteggio cisti, perché la PCR può risultare positiva anche con una presenza irrisoria del parassita. Inoltre assocerei un esame batteriologico per scegliere poi il farmaco più adatto.
      Il trattamento deve essere concordato con il suo veterinario.
      Saluti.

  5. Busti Mariacarla

    Gentile dottoressa sono un medico veterinario, vorrei sapere se lei consiglia di trattare un gattino di 2 mesi per giardia basandosi sul riscontro del test positivo ma in assenza di sintomi. Grazie per l’ attenzione.

    • Gentile collega, io non tratterei in assenza di sintomi, in particolare se la diagnosi deriva da un test rapido con risposta qualitativa (assenza/presenza). Ovviamente il cucciolo va tenuto sotto controllo dal punto di vista clinico e le feci asportate quanto prima.

  6. Buongiorno dottoressa, io ho una cucciola di cane di 5 mesi. Ieri il veterinario ha fatto l’esame delle feci e ha trovato la presenza della giardia in piccole quantità. Il cane sta bene, mangia regolarmente, feci compatte è molto attiva! Cosa mi consiglia di fare? Oltre tutto ho altri due cani in casa, dovrei trattare anche loro?

    • Redazione IZSVe Pets

      Salve Eleonora,
      le consigliamo per ogni dubbio di rivolgersi sempre al suo medico veterinario, che sicuramente le saprà consigliare un’eventuale terapia e gli accorgimenti più adeguati al suo caso.
      Ricordiamo che IZSVe Pets è un portale rivolto ai medici veterinari professionisti che pubblica contenuti e ospita discussioni di carattere scientifico e clinico nell’ambito della veterinaria degli animali da compagnia. Per informazioni e consigli sulla cura dei propri animali domestici consigliamo sempre di rivolgersi al proprio veterinario di fiducia.

  7. giuseppe \guardascione

    salve dott. capelli. ho in cura una bulldog f di 7 mesi. viene da un allevamento slovacco, gli ho fatto tutti gli esami ,uscendo molto positiva alla giardia e coccidi. ho usato il panacur 50mg-kg x7gg e dopo 10gg lo ripetuto. dopo 16gg e iniziata ad avere flatulenza, dolori , febbre momentanea e feci morbide , maleodoranti e chiare come il principio della terapia . … in più prima non cresceva oggi si … in 3o ho usato il flagyl 25mgxkgx7gg diviso in 2 somministrazioni e oggi passati 9gg sono iniziati i sintomi di nuovo. .. in aggiunta a fibre-probiotici lavando il cortile più volte la settimana e alzando le feci subito e sterilizzando adeguatamente i posti … domani 9 gennaio devo ripetere il flagyl al cane di questo mio vicino sa darmi un consiglio x debellare giardia iper resistente? distinti saluti dott.guardascione g.

    • Gentile collega,
      l’infezione da Giardia come si è già accorto si riesce a debellare con molta pazienza, fortunatamente con la crescita del cane le cose dovrebbero migliorare.
      Il mio consiglio è di non utilizzare il Flagyl, che è un antibiotico e quindi ha un effetto disequilibrante della flora microbica, ma continuare con il Panacur che non da resistenza ed è efficace, anche se a volte non sembra. In realtà il problema è la re-infezione, ma vedo che ha già fatto tutto il possibile.
      Le consiglio inoltre di non controllare la positività per Giardia con test rapidi, ma di procedere ad una quantificazione delle cisti. Poche cisti in animale senza sintomatologia sono irrilevanti.
      Se il problema persiste le consiglio infine un batteriologico delle feci con antibiogramma. Purtroppo non abbiamo molte altre armi, chissà che un giorno non possiamo avere un vaccino efficace.
      Cordiali saluti

  8. giuseppe \guardascione

    la ringrazio della risposta dott. capelli le farò sapere il seguito. buon lavoro

  9. Gentile Dott.ssa Capelli,
    ho in cura un cucciolo di 4 mesi che i proprietari hanno portato a casa da un allevamento già infestato da giardia e ascaridi…ed era stato comunque effettuato il primo vaccino da un collega…. Io ho trattato ripetutamente il soggetto con panacur ma è già la terza volta che risulta positivo al test rapido. Ho sottolineato ai proprietari il problema ambientale e il rischio di reinfezione. Personalmente in questo caso ritengo che sia quello il problema. La mia intenzione è di ripetere il protocollo vaccinale da zero ma fino ad ora non l’ho fatto a causa della positività. Lei pensa che sia il caso di eseguire i vaccini dato che è tutto’ora asintomatico? Io ho sempre ritenuto che non fosse opportuno..ma non voglio nemmeno rischiare che il cucciolo venga colpito da altre malattie infettive. Grazie, cordiali saluti

    • Gentile collega, il fatto che il cucciolo continui ad essere positivo per Giardia con un test rapido non mi sorprende. Le consiglio di verificare la presenza di giardia con un test quantitativo, poiché poche cisti in un animale asintomatico non sono rilevanti. Il problema come dice lei è sicuramente la re-infestazione.

      Se il cucciolo è asintomatico ritengo più importante procedere alla sua copertura vaccinale piuttosto che aspettare una negatività per giardia che potrebbe tardare ancora un po’. Le cose dovrebbero comunque migliorare con la crescita del cane. Se questo non dovesse succedere consiglio allora l’approfondimento diagnostico con esame batteriologico delle feci e miglioramento della qualità della dieta.

      Cari saluti

  10. Buongiorno dottoressa, ho un cucciolo di akita di 4 mesi affetto da giardia attualmente in cura con spiroxan. Il cane fa feci in giardino, sull’erba, che raccolgo ma che temo possano o che abbiano già infestato l’ambiente e temo che possano infettare nuovamente il cane. Come posso agire per fare in modo che ciò non avvenga o eventualmente per debellare il parassita dal terreno? Grazie, Lara.

    • Gentile Lara,
      purtroppo non conosco metodi per bonificare un giardino che non siano impattanti negativamente sull’ambiente e pericolosi per il cane stesso.
      L’unico consiglio che posso darle, oltre a eliminare prontamente le feci come già fa, è quello di mantenere sempre ben rasata l’erba, poiché le cisti di giardia temono il secco e il sole diretto.
      Un’altra buona cosa sarebbe magari evitare che il cane usi il giardino per i propri bisogni, ma mi rendo conto che possa essere molto difficile.