La diagnosi di filariosi cardiopolmonare nel gatto può essere difficile non solo per i sintomi clinici, che a differenza del cane sono un po’ vaghi (difficoltà respiratoria, a volte vomito, morte improvvisa…), ma anche perché i test diagnostici per la ricerca di anticorpi o antigeni di Dirofilaria immitis nel gatto non funzionano.
Questo fatto era stato attribuito alla scarsa quantità di antigeni circolanti visto che nel gatto l’infezione è caratterizzata dalla presenza di poche filarie, spesso non completamente sviluppate o solo maschi. Infatti anche nel cane il limite di sensibilità dei test si aggira attorno a 1-3 filarie presenti.
In realtà i test non funzionano in questi casi poiché nel sangue si formano immuno-complessi che non rendono disponibili sufficienti antigeni e anticorpi circolanti. Ricercatori americani hanno dimostrato che basta inattivare questi immuno-complessi col calore per avere test positivi anche nel gatto.
Basta quindi pre-trattare i sieri di gatto a 103°C per 10 minuti, centrifugare il coagulo ed usare il supernatante per il test.Fra l’altro questa procedura da buoni risultati anche nel cane, in quei casi (stimati in circa il 7%) caratterizzati da basso numero di filarie adulte.
Il lavoro completo è scaricabile gratuitamente cliccando sui bottoni qui sotto, e puoi controllare se fra i test sierologici testati ci sono quelli che usi come SNAP nel tuo ambulatorio. L’articolo è disponibile sia in versione pdf adatta per la stampa che in formato e-book adatto per la lettura a video.
(*) Il riferimento completo della pubblicazione è: Little et al.: Heat treatment prior to testing allows detection of antigen of Dirofilaria immitis in feline serum. Parasites & Vectors 2014 7:1. http://www.parasitesandvectors.com/content/7/1/1