Il cimurro è una malattia infettiva causata da un virus che colpisce il cane, i canidi selvatici come la volpe o il lupo e altre specie di carnivori. La malattia non si trasmette all’uomo.
Il virus del cimurro non resiste nell’ambiente esterno, ma si trasmette per contatto diretto. Nel cane dà luogo ad una sintomatologia piuttosto severa con febbre alta, congiuntivite, dispnea e tosse, vomito e diarrea ed eruzioni cutanee e, infine sintomi neurologici; la mortalità tra i soggetti colpiti è molto alta e può arrivare all’80%.
Il presidio più efficace contro il cimurro nel cane è la vaccinazione, da richiedere al proprio medico veterinario di fiducia. Pur non essendo obbligatoria è vivamente consigliata in tutti i cani domestici, indipendentemente dallo stile di vita, poiché il virus è ancora endemico nella popolazione canina.
In anni recenti si sono inoltre osservati nel nostro paese con sempre maggior frequenza casi di cimurro in carnivori selvatici. In particolare nel Nordest, si sono verificate con andamento ciclico epidemie di questo virus nella volpe, che hanno coinvolto anche altre specie come il tasso e altri mustelidi.
La gravità della malattia nel cane, le possibili implicazioni per la gestione e la conservazione delle specie selvatiche e la sua particolare ecologia rendono il cimurro un modello di studio particolarmente interessante.
Attività IZSVe
Il territorio di competenza dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie è stato tra i primi interessati dalle epidemie di cimurro nei carnivori selvatici a partire dal 2006.
Da allora, oltre che nella diagnosi della malattia nei cani, l’IZSVe è impegnato nello studio del cimurro anche dal punto di vista eco-patologico, attraverso attività di ricerca nel campo diagnostico, della filogenesi molecolare e dell’epidemiologia coordinate dalla U.O. Ecopatologia della sezione territoriale di Belluno (SCT2).
Presso la struttura di Padova della SCT3 – Padova e Adria – Diagnostica in sanità animale si eseguono ricerca del virus mediante PCR Real Time e ricerca degli anticorpi mediante sieroneutralizzazione nella popolazione domestica.
Presso il Laboratorio diagnostica innovativa SCS5 – Ricerca e innovazione si eseguono analisi di sequenziamento e filogenesi, mentrepresso la SCS6 – Virologia speciale e sperimentazione si esegue la ricerca del virus mediante PCR Real Time sulla popolazione selvatica.
Referenti IZSVe
Referenti diagnosi virologica e sierologica, consulenza su gestione degli animali sospetti o e gestione della malattia nella popolazione domestica:
Maria Serena Beato
SCT3 – Padova e Adria. Laboratorio di virologia diagnostica
viale dell’Università, 10 – 35020 Legnaro (PD)
Tel. 049 8084461 | E-mail: msbeato@izsvenezie.it
Alda Natale
SCT3 – Padova e Adria. Laboratorio di sierologia e malattie pianificate
Viale dell’Università, 10 – 35020 Legnaro (PD)
Tel. 049 8084435| E-mail: msbeato@izsvenezie.it
Referente per la gestione dei casi nella popolazione selvatica:
Carlo Citterio
SCT2 – Treviso, Belluno e San Donà di Piave. U.O. Eco-patologia
Via Cappellari, 44/A – 32100 Belluno
Tel. +39 0437 944746 | E-mail: ccitterio@izsvenezie.it