È primavera: ora di parlare di pulci e zecche

È primavera: ora di parlare di pulci e zecche

È ormai impossibile pensare di convivere con un cane o un gatto senza utilizzare prodotti per il controllo degli ectoparassiti, che inoltre proteggono il nostro pet anche da malattie trasmesse. Sono sicura però che qualche tuo cliente o collega ha avanzato l’ipotesi (a volte la certezza) che il tal prodotto proprio non funziona contro pulci e/o zecche.

In effetti l’estensivo utilizzo di questi prodotti ha la potenzialità di selezionare ceppi resistenti, ma occorre differenziare le resistenze propriamente dette da altri fattori come il non corretto utilizzo o conservazione del prodotto da parte dei proprietari, condizioni climatiche particolari, bagni inopportuni, ecc.

Per questo ti segnalo questa recente review che parla di resistenza a tutto tondo: dai meccanismi che inducono resistenza fino alla lista dei prodotti che invece, testati scientificamente, hanno effettivamente mostrato una diminuzione di efficacia.

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All’interno inoltre c’è un link a una risorsa molto interessante: www.pesticideresistance.com. Si tratta di un database che raccoglie le segnalazioni di resistenza: vai su search, seleziona il genere di interesse (ad es. Ctenocephalides o Rhipicephalus) e trovi la lista con indicazione bibliografica. Non è molto aggiornata, ma almeno puoi escludere vecchie molecole che magari avevi in mente di utilizzare.

Pesticide resistance screenshot

Uno screenshot del sito www.pesticideresistance.com

Gioia Capelli

Gioia Capelli è Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) dal 14 ottobre 2020. Si è laureata in medicina veterinaria nel 1986 a Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in parassitologia e malattie parassitarie nel 1989. Dal 1991 al 1994 è stata veterinario presso IZSVe, dove ha istituito il Laboratorio di parassitologia; nel 1994 è passata alla Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Padova, prima come ricercatore e poi come professore associato fino al 2004. Nel 2004 è tornata all’IZSVe come dirigente veterinario, dove nel 2016 è stata nominata direttore del Centro di referenza nazionale/centro di collaborazione OIE per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale. I suoi interessi di ricerca riguardano l’epidemiologia delle malattie parassitarie e delle malattie trasmesse da vettori, in particolare quelle zoonotiche ed emergenti; l’ecologia dei vettori e la sorveglianza delle malattie trasmesse da zecche (Anaplasma, borreliosi di Lyme, TBE virus, Rickettsie), pulci (Rickettsia felis), culicidi (West Nile virus e altri Flaviviridae, filarie) e flebotomi (Leishmania). È autrice di oltre 180 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali.