Il controllo precova, un valido aiuto diagnostico per il medico veterinario

Il controllo precova, un valido ausilio diagnostico per il medico veterinario

La precova è il periodo che precede la stagione delle cove nella maggior parte delle specie di uccelli ornamentali da gabbia, e in particolare per i fringillidi.

Da diversi anni, nella fase precedente al periodo riproduttivo, è ormai consuetudine per molti allevatori affidarsi alla consulenza di un medico veterinario per la valutazione dello stato sanitario dei riproduttori.

Tale consuetudine, denominata controllo precova, ha permesso e permette una valutazione microbiologica e parassitaria dell’intero aviario, che, insieme alle valutazioni cliniche del medico veterinario, indirizza verso l’opportunità di eseguire preventivamente cambiamenti gestionali, alimentari e trattamenti antibiotici mirati.

Esami

Lo schema classico prevede, circa 30 giorni prima della formazione delle coppie, l’esecuzione di:

  • esami batteriologici sulle deiezione dei volatili di un allevamento
  • un esame parassitologico per la dimostrazione di eventuali parassiti

Tale schema si applica al fine di valutare lo status sanitario dell’intero allevamento evitando quindi di concentrarsi sul singolo ma direttamente alla popolazione costituente l’allevamento stesso.

Questo approccio permette di valutare i parassiti e le specie batteriche presenti in allevamento, e se queste ultime sono considerate patogene per le fasi di riproduzione (mortalità embrionale, mortalità dei nidiacei) sarà possibile applicare tutte quelle misure gestionali e terapeutiche per il contenimento dei patogeni, al fine di evitare problemi sanitari durante la prima covata.

Campionamento

Al fine di procedere correttamente è bene prestare attenzione a due aspetti:

  • nessun nuovo volatile deve essere introdotto in allevamento
  • devono essere campionati sia i soggetti dell’allevamento sia i nuovi arrivi

A tale proposito è bene segnalare all’allevatore che nel caso di utilizzo di balie anche queste dovranno essere sottoposte alle medesime restrizioni e attenzioni dei riproduttori di razze. Sottolineiamo ciò, dato che spesso gli allevatori tendono a gestire le balie in modo differente vanificando quindi le attività poste in essere per il controllo delle patologie.

Il campionamento dovrà essere effettuato in modalità random prediligendo le volierette dove sono alloggiate le femmine e cercando di mantenere separati i campioni dei nuovi arrivi.

Per l’esame parassitologico le deiezioni secche sono il campione ideale, mentre per gli esami batteriologici le feci appena emesse rappresentano il campione standard, per la loro collezione occorre utilizzare tamponi con terreno di trasporto. Una volta identificati i vari tamponi questi possono essere inviati al laboratorio per l’esecuzione di un esame batteriologico standard.

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Esame batteriologico

Presso i laboratori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie l’esame batteriologico prevede la valutazione di alcuni e specifici batteri che sono solitamente coinvolti in forme di enteriti neonatali o in casi di mortalità embrionale (Escherichia coli, Enterobacter sakazaki, Citrobacter freundi, Salmonella spp., Klebsiella spp., Staphylococcus spp., ecc.).

In seguito al loro isolamento e identificazione verrà effettuato il test di Kirby-Bauer per verificare la sensibilità a specifici antibiotici utilizzabili nel settore dei volatili ornamentali.

Tali dati, congiuntamente alla visita effettuata in allevamento, permetteranno al medico veterinario di approcciare correttamente la risoluzione dell’eventuale problematica rilevata.

Per saperne di più

Vi rimando ai seguenti lavori scientifici sull’applicazione dello schema precova:

Salvatore Catania

Medico veterinario dirigente presso l’IZSVe dal 2007, è attualmente direttore della sezione territoriale SCT1 – Verona e Vicenza. Lavora inoltre per il Laboratorio di medicina aviare, coordinando le unità operative Diagnostica aviare, Micoplasmi e Anticorpi monoclonali. I suoi interessi di ricerca riguardano la diagnostica anatomo-patologica e batteriologica con particolare riferimento alle micoplasmosi degli animali di interesse zootecnico e alla patologia aviare.

1 Commento

  1. Un plauso all’Izs di Legnaro e al dr. Salvatore Catania che da anni contribuiscono in maniera importante allo studio delle malattie degli uccelli ornamentali, aiutando noi Veterinari liberi professionisti nel nostro difficile ma anche molto affascinante lavoro.

    dr. Diego Cattarossi

    (DVM, PhD, Vet. accreditato Fnovi animali esotici)
    web: http://www.veterinaricasalesulsile.com
    blog: http://www.diegocattarossi.com