Boxer, carlino e golden retriever sono le razze con il più alto tasso di incidenza per mastocitoma cutaneo (MCT, mast cell tumor), una neoplasia frequente e spesso dal decorso imprevedibile.
In base a uno studio epidemiologico durato ben otto anni (2005-2013), condotto tra le province di Vicenza e Venezia, sono stati diagnosticati 783 casi di MCT nel cane, che rappresentano circa il 20% delle neoplasie cutanee canine, con un’incidenza di 34 nuovi casi/anno ogni 100.000 cani.
Analizzando i dati in funzione della popolazione a rischio, si possono osservare le predisposizioni di razza (figure 1 e 2) e l’andamento dei tassi di incidenza nelle diverse classi di età (figura 3).

Fig. 1. Tassi di incidenza standardizzati nelle diverse razze. Fonte dei dati: Registro Tumori animali delle province di Venezia e Vicenza (2005-2013)

Fig. 2. Tassi standardizzati di malattia nelle diverse razze rispetto alla media di popolazione (linea tratteggiata)

Fig. 3. Tassi di incidenza del mastocitoma cutaneo, standardizzati nelle diverse classi di età
Le informazioni sono state acquisite grazie al lavoro congiunto e proficuo di patologi, epidemiologi e statistici dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, e alla preziosa e attiva collaborazione dei veterinari clinici. È importante dunque unire le forze per conoscerlo e affrontarlo meglio!
Ma il discorso sul MCT non finisce qui: anche sul versante diagnostico ci sono molte cose utili da sapere. Per una corretta gestione del caso, l’approccio clinico al MTC deve basarsi sulla stadiazione clinica del paziente e sul grading istologico. Ne parleremo in dettaglio nei prossimi post!