Questo articolo presenta i principali indicatori epidemiologici sulle neoplasie della specie canina calcolati sui casi registrati dal Registro Tumori animali delle province di Venezia e Vicenza nel periodo 2005-2013.
L’incidenza è il numero di nuovi casi registrati in un periodo di riferimento in una popolazione a rischio. Poiché misura un evento nel tempo (transizione dallo stato sano a quello malato), è una misura di rischio.
Il tasso di incidenza (IR) osservato nella specie canina è di circa 359 nuovi casi/anno ogni 100.000 cani (figura 1).
I tumori più frequenti sono i carcinomi della mammella (IR= 144), le neoplasie testicolari (IR=38), il mastocitoma (IR=34) ed i sarcomi dei tessuti molli (IR=26).
Valutando l’andamento dei tassi di incidenza, per tutte le tipologie neoplastiche, nel corso degli anni, possiamo osservare un trend evidentemente in crescita (Fig. 2), che potrebbe da un lato rispecchiare il consolidamento del registro sul territorio e dall’altro l’effettivo aumento dell’insorgenza e della diagnosi di patologie neoplastiche nella popolazione canina.
Analizzando i dati in funzione di diversi fattori di rischio individuali (razza, sesso, età), si può osservare che nei cani di razza pura si registrano tassi di incidenza superiori rispetto ai meticci (fig. 3), sia per quanto riguarda le neoplasie benigne, sia per le maligne.
Prendendo in considerazione le singole razze tramite il calcolo del Standardized Morbidity Ratio (SMR), inteso come il rischio relativo di una razza rispetto alla popolazione media di sviluppare una neoplasia, si evidenzia che le razze con un rischio nettamente superiore di sviluppare una neoplasia sono il boxer (SMR=4), lo schnauzer (SMR=3,6), il dobermann (SMR=2,6). Al contrario, razze come il setter inglese e l’epagneul bretone evidenziano rischi inferiori rispetto alla media di popolazione (SMR = 1) (fig. 4).
Considerando solo le neoplasie maligne si confermano le razze maggiormente a rischio, mentre si può osservare che per alcune razze (Rottweiler, Golden Retriever) si registra un aumento del SMR (fig. 5).
Prendendo in considerazione la variabile sesso, si osserva un tasso di incidenza superiore nelle femmine rispetto ai maschi (fig. 6). Questo dato è spiegabile dall’elevata incidenza di neoplasie mammarie, che rappresentano circa il 50% di tutte le neoplasie diagnosticate nei cani di sesso femminile. E’ importante notare che questo dato epidemiologico sui tumori mammari del cane è molto simile a quanto riscontrato in oncologia umana. Infatti, in Veneto il tumore della mammella è il tumore più frequente nelle donne di tutte le classi di età e rappresenta nel complesso il 31% di tutte le neoplasie, con un’incidenza osservata di circa 176 casi ogni 100,000 donne nel periodo 2004-2006. (fonte: www.registrotumoriveneto.it)
Stratificando i tassi di incidenza in funzione dell’età del paziente al momento della diagnosi, si può osservare un aumento dei tassi dai 4 anni di età, che raggiunge il picco di incidenza tra i 10-12 anni (fig. 7). La patologia oncologica assume quindi particolare rilevanza nel paziente adulto-anziano, ma attenzione a non sottovalutare l’insorgenza di sintomi sospetti o di un nodulo cutaneo…alcune neoplasie hanno incidenza notevole anche nel cane giovane (istiocitoma, linfoma, mastocitoma, osteosarcoma…), spesso con importanti variazioni in funzione della razza!