Come rinfrescare il gatto: qualche idea

Come rinfrescare il gatto: qualche idea

Quest’estate così calda sta mettendo alla prova anche i gatti, soprattutto se vivono in appartamenti di città.

Li troviamo allungati in posizioni improbabili in cerca di un po’ di fresco, l’appetito cala e per quelli che non sono in perfetta salute può sorgere qualche preoccupazione in più.

Un’idea per rinfrescarli è aumentare il numero di ciotole d’acqua a disposizione in vari punti della casa, scegliendole ampie, non profonde ma riempiendole fino all’orlo.

Possiamo anche lasciar sciogliere qualche cubetto di ghiaccio in una di queste. I gatti saranno attirati dall’acqua fresca e dal rumore dei cubetti che sbattono sul contenitore. Potranno giocarci fino a scioglimento del ghiaccio e molto probabilmente saranno invogliati a bere, magari leccando la zampa bagnata.

Anche le fontanelle possono essere una buona idea, ma attenzione: ci sono gatti che si spaventano per il rumore del motorino interno, quindi è importante offrire sempre una ciotola alternativa.

Se li lasciamo in casa da soli nelle ore calde, pensiamo a una soluzione che fornisca un po’ di refrigerio, come un ventilatore a bassa velocità diretto verso il pavimento. Esistono in commercio dei tappetini rinfrescanti che sono molto graditi ad alcuni soggetti, mentre altri li ignorano completamente.

È importante che il gatto abbia sempre la possibilità di scegliere

Per questo, soprattutto per risorse primarie come l’acqua, è necessario offrire più alternative.

Per lo stesso motivo, prima di fare (o consigliare) acquisti costosi, teniamo presente che il successo non è assicurato.

Alda Natale

Veterinario dirigente, è direttore della struttura complessa SCT3 – Padova e Adria. Diagnostica in sanità animale dell’IZSVe. Si occupa di diagnosi sierologica e virologica delle malattie infettive dei mammiferi e zoonosi, attività di ricerca in ambito zoonosi e sanità animale, analisi per i piani di profilassi nazionali e regionali. Si è laureata all’Università di Bologna, dove ha conseguito la Specializzazione in sanità animale, allevamento e produzioni zootecniche e dove ha seguito un corso di perfezionamento in Sorveglianza Sanitaria delle Popolazioni Animali. Nel 2004 ha conseguito il Dottorato di ricerca in sanità pubblica, igiene veterinaria e delle produzioni animali all’Università di Padova. Nel 2014 ha conseguito il titolo di referee in Consulente della relazione felina ed è iscritta al relativo albo SIUA. Nel 2018 ha conseguito il titolo di Master di secondo livello in Medicina Comportamentale del Cane e del Gatto con approccio Cognitivo Zooantropologico ed è iscritta all’elenco FNOVI dei Medici Veterinari Esperti in comportamento.