Prima di vaccinare un cane per leishmaniosi, oltre ad una generale visita clinica, è necessario accertarsi che il soggetto sia sieronegativo, come giustamente indicato dalla ditta produttrice, considerato che ancora non si conoscono gli effetti della vaccinazione sui cani sieropositivi e quindi potenzialmente infetti. La scelta del test da utilizzare è dunque di fondamentale importanza. Vi segnalo dunque questo lavoro, consultabile gratuitamente, che ha confrontato i risultati di tre test ELISA commerciali, di un IFAT (quella che viene utilizzata nei nostri laboratori) e di un test rapido: http://www.parasitesandvectors.com/content/7/1/111 (*).
La forza dello studio è di aver valutato le performance dei test in un elevato numero di cani includendo sicuramente positivi e negativi per Leishmania, ma anche cani clinicamente sani e infetti, cani sieronegativi da aree endemiche e cani con altre patologie, in pratica includendo tutta la variabilità che ritroviamo nella pratica clinica.
I risultati sono molto interessanti: tutti i test hanno mostrato elevata specificità ma purtroppo una sensibilità variabile: i test ELISA sono risultati i migliori, seguiti da IFAT, che mostra una sensibilità minore ma è l’unico test che conferma al 100% i casi clinici.
Il test rapido è risultato il peggiore, con il 36% dei cani infetti classificati come sieronegativi. Quindi in caso di sieronegatività in un soggetto che vive in area endemica, un approfondimento con un altro test più sensibile è raccomandato prima della vaccinazione.
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(*) Il riferimento completo della pubblicazione è: Solano-Gallego et al., Serological diagnosis of canine leishmaniosis: comparison of three commercial ELISA tests (Leiscan® , ID Screen® and Leishmania 96® ), a rapid test (Speed Leish K® ) and an in-house IFAT, Parasites & Vectors, 2014, 7:111: http://www.parasitesandvectors.com/content/7/1/111