Parassiti dei gatti: scoperte due nuove specie

Parassiti dei gatti: scoperte due nuove specie

Eravamo abituati a fare diagnosi di strongilosi broncopolmonare nei gatti domestici parlando di Aelurostrongylus abstrusus. Ritenevamo questo parassita, che viene trasmesso al gatto attraverso l’ingestione di una chiocciolina (mollusco terrestre), il colpevole più diffuso di questa patologia.

Recentemente però sono stati scoperti altri due parassiti che possono causare gravi problemi respiratori, ovvero Troglostrongylus brevior e Troglostrongylus subcrenatus. In passato potremmo aver confuso questi due parassiti con il già noto A. abstrusus.

Maggiori informazioni sulla scoperta le trovate nell’articolo pubblicato  da un gruppo di ricerca italiano nella rivista internazionale «Parasites & Vectors» (*). L’articolo è disponibile gratuitamente sia sul sito della rivista (clicca qui) sia sul sito della Us National Library of Health (in formato e-book comodo per la lettura on-line).

In un lavoro più recente lo stesso gruppo di ricerca ha scoperto inoltre che è possibile la trasmissione al gatto di uno di questi parassiti per via diretta. Nel caso specifico dello studio (di cui è visionabile solamente l’abstract) avveniva infatti dalla madre ai cuccioli.

Non resta che aspettare ulteriori approfondimenti e lavorare per individuare il trattamento clinico più opportuno.

Troglostrongylus brevior and Troglostrongylus subcrenatus (Strongylida: Crenosomatidae)

Troglostrongylus brevior and Troglostrongylus subcrenatus (Strongylida: Crenosomatidae)

(*) Il riferimento completo della pubblicazione è: Brianti et al., Troglostrongylus brevior and Troglostrongylus subcrenatus (Strongylida: Crenosomatidae) as agents of broncho-pulmonary infestation in domestic cats, Parasites & Vectors 2012, 5:178.

Qui sotto una galleria con alcune delle foto pubblicate all’interno dell’articolo.

Gioia Capelli

Gioia Capelli è Direttore Sanitario dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) dal 14 ottobre 2020. Si è laureata in medicina veterinaria nel 1986 a Bologna e ha conseguito il dottorato di ricerca in parassitologia e malattie parassitarie nel 1989. Dal 1991 al 1994 è stata veterinario presso IZSVe, dove ha istituito il Laboratorio di parassitologia; nel 1994 è passata alla Facoltà di medicina veterinaria dell’Università di Padova, prima come ricercatore e poi come professore associato fino al 2004. Nel 2004 è tornata all’IZSVe come dirigente veterinario, dove nel 2016 è stata nominata direttore del Centro di referenza nazionale/centro di collaborazione OIE per la ricerca scientifica sulle malattie infettive nell’interfaccia uomo/animale. I suoi interessi di ricerca riguardano l’epidemiologia delle malattie parassitarie e delle malattie trasmesse da vettori, in particolare quelle zoonotiche ed emergenti; l’ecologia dei vettori e la sorveglianza delle malattie trasmesse da zecche (Anaplasma, borreliosi di Lyme, TBE virus, Rickettsie), pulci (Rickettsia felis), culicidi (West Nile virus e altri Flaviviridae, filarie) e flebotomi (Leishmania). È autrice di oltre 180 articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali.

2 commenti

  1. buongiorno,
    ho “scoperto” per caso il vostro sito e devo dire che e’ davvero molto ben fatto, conciso, essenziale e con i riferimenti alla letteratura. Lo dico da non veterinario ma da persona appassionata di gatti ed interessato alla medicina veterinaria.
    grazie

    • Redazione IZSVe Pets

      Salve Valter, la ringraziamo dei complimenti e e speriamo che il sito possa continuare a esserle utile dato il suo interesse per la medicina veterinaria.
      Per la cura dei suoi animali domestici la invitiamo in ogni caso sempre a rivolgersi al suo veterinario di fiducia.
      Cordiali saluti